domenica 15 ottobre 2017

Confettura di vino rosso e gherigli di noci su filetto di manzo e grigliata di ratatouille


Un lieve tulle di pioggia scendeva silenzioso sul giardino deserto attorno alla villetta, sfumando le intense tinte autunnali ed esaltando l'odore acre dei grappoli di uva maturi.
Attraverso i vetri appannati della finestra in cucina
appariva, come in un dipinto di Pierre Auguste Renoir, la sagoma argentea dell'ulivo, stagliata sulle pennellate ramate della siepe.
Pigramente impegnata nella preparazione del pranzo domenicale, quella mattina avevo deciso in modo sconsiderato di alzarmi presto per  mettere sul fuoco il vino, i chiodi di garofano e la cannella e imbarcarmi nella preparazione della più antica fra le confetture, quella del vino: già nella tradizione culinaria dell'antica Grecia, in mancanza di altre sostanze edulcoranti, la si utilizzava insieme al miele nella preparazione delle provviste alimentari, conservandovi immersa la frutta e la verdura.
Sonnecchiavo, quindi, ancora un po', raggomitolata su di uno sgabello al tepore del fuoco, rimestando mollemente la confettura di vino e aspettando che gli inebrianti riccioli di vapore che si levavano lenti dalla pentola avessero il loro effetto energizzante e mi scrollassero quel torpore di dosso.
Intanto il velo di pioggia andava alleggerendosi, le nuvole migravano lente verso altri cieli lasciandoci il celeste latteo del nostro e dalla finestra un fascio di luce pallida entrava timidamente e accarezzava delicata mobili e suppellettili in cucina.
"Les reves des amoureux sont comme le bon vin [...]" cantava in un crescendo melodico la voce seducente di Camille in "Le festin" e al suono di quelle fresche note francesi, che dal mio cellulare in cucina riecheggiavano su per le scale, accompagnate dagli intensi profumi speziati, cominciava lentamente a svegliarsi la casa: prendeva respiro, schiudeva gli occhi e sorrideva; un "buongiorno", le coccole e un bacio e tutto attorno a pentole e fornelli d'un tratto era un palpito di vita. 
Talvolta può accadere che si cucini danzando. 
Ed è curioso dover ammettere come in quelle occasioni i piatti si completino prima e riescano di gran lunga anche più buoni. 
Come è accaduto in quella domenica d'autunno in famiglia per la preparazione della seconda portata di carne e verdure che propongo nel post di oggi.
             
Il sapore rustico della grigliata di ratatouille, parente provenzale della caponata siciliana, e la raffinatezza del filetto di manzo si coniugano felicemente con le dolci note speziate della confettura di vino rosso.

Necessitando di una bollitura dai tempi relativamente lunghi, consiglio di preparare in largo anticipo la confettura di vino.
Cominciate scaldando in un pentolino il vino con la cannella e i chiodi di garofano [fig.1].
Spegnete la fiamma non appena sfiora l'ebollizione e fate riposare per 15-20 minuti circa. Trascorso il tempo indicato filtrate il vino per eliminare le spezie, aggiungete lo zucchero e ricollocate il pentolino sul fuoco.
Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e rimestate spesso controllando che non si bruci, finché il vino non si ridurrà di un terzo circa [fig.2]. Non aspettate che si addensi eccessivamente, per evitare che, una volta raffreddatosi, diventi eccessivamente denso e colloso, con uno sgradevole retrogusto di zucchero bruciato. Una volta raggiunta la consistenza adeguata, spegnete la fiamma e, non appena si sarà intiepidito, fate una prova sulla consistenza: prendete con un cucchiaino la vostra confettura  e fatela colare sulla sua superficie accertandovi che non "scriva" [fig.3].
Ponete, quindi, da parte a raffreddare la vostra confettura di vino.
Un rimedio: nell'eventualità in cui vi accorgiate di un eccesso di densità della vostra confettura, riscaldatela nuovamente ( su fiamma o al microonde), giusto il tempo necessario per scioglierla, e aggiungete qualche cucchiaino di vino per recuperarla.
Procedete alla preparazione delle verdure da grigliare.
Una volta lavate ed asciugate bene, tagliate a rondelle le verdure: ricordate di tagliare il pomodoro con uno spessore pari al doppio rispetto a quello delle altre verdure. Inumidite la superficie delle fette di verdure con poco olio Evo e procedete alla cottura: man mano che togliete dalla griglia le verdure cotte, insaporitele con sale affumicato, origano e pepe nero.
Per la cottura del filetto, buttate una manciata di sale sulla griglia e scottate le fetta tenendole su fiamma alta tre minuti circa per lato., voltandole due volte Ultimata la cottura, salate e pepate a piacimento il vostro filetto.
Impiattate accompagnando le verdure e il filetto con la confettura di vino e granella e gherigli di noci.   



3 commenti: