martedì 21 marzo 2017

Crostata rustica pasquale di pasta brisée al vino bianco

"[...] Era appena primavera; gli alberi fiorivano al tiepido sole. [...] Salirono fin sulla cresta della collina. A una svolta la città apparve laggiù in fondo, distesa senza contorni sulla grigia ragnatela delle vie. I bambini rotolavano su un prato come non avessero fatto altro in vita loro.

venerdì 3 marzo 2017

Fagottini patate e gorgonzola, cozzole di Messina su fonduta alla valdostana

Il pittoresco villaggio di Ganzirri, a circa una decina di chilometri a nord dal centro urbano di Messina, si presenta nella veste di piccolo borgo marinaro, il cui toponimo arabo rimanderebbe verosimilmente all'originaria conformazione paludosa della zona. Un variopinto agglomerato di casupole,

sabato 18 febbraio 2017

mercoledì 8 febbraio 2017

C'erano una volta...

"[...] Ma, quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l'immenso edificio del ricordo.[...]"

Non me ne vogliano gli affezionati lettori di Marcel Proust se mi sono concessa la libertà di trafugare il suo più celebre capolavoro per inaugurare questo mio piccolo spazio di scrittura, ma la sua riflessione sul potere evocatore degli odori e dei sapori chiarisce perfettamente il punto di partenza di questo blog. Memorie lontane, siano anche state da me trascurate in passato, riaffiorano adesso nitide alla mente, alleggerendo coi tasselli pastello dell'infanzia il mosaico della vita adulta.
Il caleidoscopico scenario domenicale nella cucina di nonna Melina, gelosa padrona dei suoi mestoli, e le lezioni di ricamo nei pomeriggi d'inverno di nonna Elena, vestita d'insolita severità, sono per me preziose suggestioni che rivivono nel mio presente, educandomi alla veste di donna e di madre.
Per l'amore appassionato, per la forza della pazienza, per la leggerezza dell'ironia che mi hanno insegnato, alle straordinarie vicende della vita delle mie nonne e a tutte le eccezionali donne della mia vita dedico questo blog.
E anche a quelle figure le cui carismatiche personalità non ho potuto conoscere se non nelle memorie di famiglia e delle quali un panciuto paiolo di rame, accomodato sulla cappa della mia cucina, e tanti ricami e vecchi merletti, che occhieggiano sui mobili e dai cassetti socchiusi, sono silenziosi testimoni.
"Ciascuno cresce solo se sognato". D. Dolci

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