domenica 17 dicembre 2017
venerdì 17 novembre 2017
"Panettone" gastronomico
In Sicilia l'aria frizzante della sera novembrina gioca a sfiorare e pizzicare vivacemente il viso, inumidisce appena gli occhi lucidi di freddo
venerdì 27 ottobre 2017
Naked cake con pan di Spagna di Iginio Massari farcito con crema alla zucca e confettura di vino rosso
Esiste un tempo buono per la semina, un tempo per il sacrificio e la fatica, uno per riparare agli sbagli commessi.
Poi arriverà il tempo della raccolta.
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domenica 15 ottobre 2017
Confettura di vino rosso e gherigli di noci su filetto di manzo e grigliata di ratatouille
Attraverso i vetri appannati della finestra in cucina
sabato 23 settembre 2017
Cake design #2: Making Olaf
Le avventure "sotto l'ombrellone", si sa, sono un classico: la vitalità delle passioni e quel primordiale senso di libertà fuggono da qualsiasi scelta ponderata.
sabato 2 settembre 2017
Busiate allo zafferano con dadolata di pesce spada e fiori di zucca
Le tinte sgargianti di questa calda stagione cominciano a sfumare nei toni pastello della memoria mentre, nel catalogo estivo dei ricordi arsi dal sole, l'immagine verde di un sottile corridoio di terra adibito ad orto risalta come un'oasi di frescura.
sabato 1 luglio 2017
Torta di semifreddo al cioccolato fondente, pistacchio e cioccolato bianco con copertura di glassa a specchio
L'estate è ufficialmente cominciata da oltre una settimana e ho come l'impressione che stia già sfacciatamente esagerando.
venerdì 16 giugno 2017
mercoledì 7 giugno 2017
Rizogalo
Spesso accadeva che, durante quegli incontri, ascoltandola, assaporassi porzioni in coppetta di bianco rizogalo, preparato dalle sue affusolate mani, fiere e tremanti.
Ed era subito Grecia.La mia Grecia.
Affondando avidamente il mio cucchiaino nel cremoso dessert, le chiedevo puntualmente la ricetta che seguivo assorta come si ascolta una storia senza tempo, alchimia di profumi, di gesti lenti e di case non più abitate.
Non l'annotai mai, la ricetta, raccontando a me stessa che non sarebbe mancata un'altra occasione per incontrarci, un'altra sera per parlare in giardino, sotto il cielo d'agosto, e per lasciarmi coccolare ancora una volta, come quand'ero bambina.
Ma le cose cambiano.
La vita trascorsa si cristallizza in ricordi e da quest'ultimi, dai più autentici, si riceve in eredità nuova linfa per la vita che si rinnova.
Adesso nei pomeriggi di gioco le mie bimbe, golose quanto la loro mamma, capita che mi chiedano di preparare loro il rizogalo, la cui ricetta, che testardamente mi sono sempre rifiutata di annotare, un giorno ho ritrovato per caso tra le pagine di un vecchio quadernone di cucina che nonna Elena ha sempre tenuto con sé; il dono che nel lontano 1945, salutando per l'ultima volta la sua "chorizzi" a Corinto, le fece mamma Paraschevì.
Per la sua versatilità questa densa crema di latte aromatizzata alla vaniglia, con riso e cannella, si inserisce elegantemente in un menù estivo e, al contempo, si apprezza anche come genuina merenda per golosi di tutte le età.
Mettete il latte sul fuoco e, non appena sfiora il bollore, prelevatene una tazzina circa per sciogliervi l'amido di mais e aggiungete il riso al latte in ebollizione; consiglierei la varietà di riso "Roma" perché i chicchi mantengono una struttura molto corposa e rilasciano amido durante la cottura. Ricordate che il riso bollito nel latte avrà tempi di cottura superiori rispetto a quelli indicati sulla confezione.
Nel frattempo, incidete con un coltellino appuntito la bacca di vaniglia, aprite i due lembi e raschiate con la punta del coltello i semi [fig.1].
A metà cottura del riso aggiungete lo zucchero, l'amido di mais sciolto precedentemente in poco latte, i semi di vaniglia e la bacca stessa e il legnetto di cannella. Qualora, come nel mio caso, abbiate a disposizione pezzetti di legnetto di cannella, contate quanti aggiungerete per aromatizzare il latte, così da poterli facilmente recuperare alla fine della cottura del riso. Potrete sostituire i semi di vaniglia con una bustina di vanillina o una fialetta di estratto se non gradite esteticamente la loro presenza nella crema bianca.
Ultimata la cottura del riso, spegnete la fiamma e lasciate riposare qualche minuto [fig.2].
Prelevate, infine, la bacca di vaniglia e la cannella e versate la crema nelle coppette; lasciate che si intiepidiscano [fig.3]
per poi riporle nella zona più fredda del vostro frigo.
Quando la crema si sarà ben raffreddata e addensata spolverate sulla sua superficie la cannella in polvere.
Mettete il latte sul fuoco e, non appena sfiora il bollore, prelevatene una tazzina circa per sciogliervi l'amido di mais e aggiungete il riso al latte in ebollizione; consiglierei la varietà di riso "Roma" perché i chicchi mantengono una struttura molto corposa e rilasciano amido durante la cottura. Ricordate che il riso bollito nel latte avrà tempi di cottura superiori rispetto a quelli indicati sulla confezione.
Nel frattempo, incidete con un coltellino appuntito la bacca di vaniglia, aprite i due lembi e raschiate con la punta del coltello i semi [fig.1].
A metà cottura del riso aggiungete lo zucchero, l'amido di mais sciolto precedentemente in poco latte, i semi di vaniglia e la bacca stessa e il legnetto di cannella. Qualora, come nel mio caso, abbiate a disposizione pezzetti di legnetto di cannella, contate quanti aggiungerete per aromatizzare il latte, così da poterli facilmente recuperare alla fine della cottura del riso. Potrete sostituire i semi di vaniglia con una bustina di vanillina o una fialetta di estratto se non gradite esteticamente la loro presenza nella crema bianca.
Ultimata la cottura del riso, spegnete la fiamma e lasciate riposare qualche minuto [fig.2].
Prelevate, infine, la bacca di vaniglia e la cannella e versate la crema nelle coppette; lasciate che si intiepidiscano [fig.3]
per poi riporle nella zona più fredda del vostro frigo.
Quando la crema si sarà ben raffreddata e addensata spolverate sulla sua superficie la cannella in polvere.
sabato 27 maggio 2017
Tagliata di alalunga in crosta di pistacchio, paprika e sale rosa con salsa di gelsi
Imponenti alberi di gelsi dalle folte fronde di smeraldo si impreziosiscono d'estate di lucide bacche scure e sotto le loro ampie ombre da secoli regalano refrigerio all'assolata terra di Sicilia.
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domenica 21 maggio 2017
Riso nero Venere aromatizzato allo zenzero con asparagi e gamberetti
Immaginiamo una tranquilla sera d'estate.
La calura ipnotica del giorno lascia posto ad una flebile brezza marina e il cadenzato suono delle onde ci raggiunge e ci coccola come un delicato dondolio.
venerdì 5 maggio 2017
Cheesecake fredda Philadelphia, fragole e frutti di bosco con panna non montata
Vestita di folate di vento e bagliori di sole, la stagione primaverile sembra volerci insegnare a non avere fretta e ci regala ancora surreali scenari in campagna, fra un roseto fiorito in giardino e in soggiorno un caminetto acceso.
lunedì 10 aprile 2017
Panini di cena messinesi senza strutto
Ogni anno, la sera del giovedì Santo, mentre i verdi germogli dei Sepolcri vengono esposti alla tremula luce dei ceri e la processione di fedeli avanza lenta e silenziosa fino a notte tarda, gremendo le chiese, nelle case dei messinesi più tradizionalisti le tavole presentano un'unica pietanza per cena: profumati pani dolci speziati.
mercoledì 5 aprile 2017
Cake design #1: Torta cioccolato fondente e crema al mascarpone
Venezia, 1555.
Il trentenne Girolamo Ruscelli pubblica sotto lo pseudonimo di Alessio Piemontese quello che sarà un grande successo editoriale, tradotto in otto lingue e ristampato per oltre due secoli: il "Secreti", trattato in sei libri sull'applicazione delle sue conoscenze alchemiche in campo farmacologico, cosmetico e gastronomico.
martedì 21 marzo 2017
Crostata rustica pasquale di pasta brisée al vino bianco
venerdì 3 marzo 2017
sabato 18 febbraio 2017
mercoledì 8 febbraio 2017
C'erano una volta...
"[...] Ma, quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l'immenso edificio del ricordo.[...]"
Il caleidoscopico scenario domenicale nella cucina di nonna Melina, gelosa padrona dei suoi mestoli, e le lezioni di ricamo nei pomeriggi d'inverno di nonna Elena, vestita d'insolita severità, sono per me preziose suggestioni che rivivono nel mio presente, educandomi alla veste di donna e di madre.
Per l'amore appassionato, per la forza della pazienza, per la leggerezza dell'ironia che mi hanno insegnato, alle straordinarie vicende della vita delle mie nonne e a tutte le eccezionali donne della mia vita dedico questo blog.
E anche a quelle figure le cui carismatiche personalità non ho potuto conoscere se non nelle memorie di famiglia e delle quali un panciuto paiolo di rame, accomodato sulla cappa della mia cucina, e tanti ricami e vecchi merletti, che occhieggiano sui mobili e dai cassetti socchiusi, sono silenziosi testimoni.
"Ciascuno cresce solo se sognato". D. Dolci
http://www.elencoblog.net
Non me ne vogliano gli affezionati lettori di Marcel Proust se mi sono concessa la libertà di trafugare il suo più celebre capolavoro per inaugurare questo mio piccolo spazio di scrittura, ma la sua riflessione sul potere evocatore degli odori e dei sapori chiarisce perfettamente il punto di partenza di questo blog. Memorie lontane, siano anche state da me trascurate in passato, riaffiorano adesso nitide alla mente, alleggerendo coi tasselli pastello dell'infanzia il mosaico della vita adulta.
Per l'amore appassionato, per la forza della pazienza, per la leggerezza dell'ironia che mi hanno insegnato, alle straordinarie vicende della vita delle mie nonne e a tutte le eccezionali donne della mia vita dedico questo blog.
E anche a quelle figure le cui carismatiche personalità non ho potuto conoscere se non nelle memorie di famiglia e delle quali un panciuto paiolo di rame, accomodato sulla cappa della mia cucina, e tanti ricami e vecchi merletti, che occhieggiano sui mobili e dai cassetti socchiusi, sono silenziosi testimoni.
"Ciascuno cresce solo se sognato". D. Dolci
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